La tecnica di stampa giclée,
che comporta l’uso di inchiostri ai pigmenti puri di carbone su
supporti di qualità ad alta grammatura, permette di realizzare stampe bianco e nero
di ampia gamma tonale con neri profondi, un elevato dettaglio nelle
ombre e nelle alte luci e una qualità paragonabile a quella delle
stampe ottenute con tecniche manuali raffinate, come la stampa al
platino. L'uso di inchiostri pigmentati con carbone puro su
supporti in cotone 100% a pH rigorosamente neutro privi di sbiancanti
ottici garantisce la qualità archivio (http://www.inksupply.com/utfadedata.cfm). La stampa giclée
è particolarmente adatta per portfolio di prestigio, stampe d’arte in
tiratura limitata, archivi e immagini destinate a esposizioni. Il
processo si rivela particolarmente prezioso nel caso di originali
antichi di piccole dimensioni, difficili da valorizzare ed esporre, o
di opere di cui è rimasta solo la matrice. Inoltre la stampa a pigmenti
di carbone offre per la prima volta la possibilità di effettuare stampe
di profilo elevatissimo partendo da riprese digitali, piegando
l’immagine alle proprie esigenze artistiche tramite un accurato lavoro
di post-produzione. Per un controllo totale sul processo di stampa,
lo Studio Fahrenheit utilizza gli inchiostri della casa statunitense
MIS in sette tonalità di grigio. Diversamente da prodotti equivalenti
di alta gamma, questi inchiostri permettono la personalizzazione delle
stampe attraverso la scelta di ogni possibile tonalità, dalla più calda
alla più fredda e una resa eccezionale sulle nuove carte baritate fine-art lucide. In
particolare, lo Studio Fahrenheit ha sviluppato una tecnica per
differenziare i toni in maniera selettiva all’interno di un’unica
immagine: la variante costituita dalla scelta del supporto viene così
valorizzata e sfruttata per l’ottenimento di effetti che ricordano i
viraggi parziali e multipli della stampa analogica. La stampa ai pigmenti di carbone
ha il principale vantaggio di consentire l’utilizzo di una pluralità di
carte, sia di origine fotografica sia provenienti dalla tradizione
delle arti grafiche. Tra i supporti, teoricamente illimitati, il nostro
studio ha scelto carte che garantiscono qualità archivio e lunga durata
(100 anni in condizioni ottimali): • Carte matt (Hahnemuhle Photo Rag, Moab Entrada, Sedona Natural White 315): ottima sensazione tattile, resa dei neri vellutata e impressione di matericità data dalla trama. • Carte semi-glossy (Hahnemuhle Photo Rag Pearl, Hahnemuhle Fine-art Baryta, Harman Gloss FB AL, Innova Fiba Print, Ilford Galerie Gold Fibre Silk):
grandi profondità di neri con Dmax relativi simili a quelli delle
migliori baritate. L’aggiunta di un sottile strato di Gloss-optimizer
tramite un canale della stampante permette di eliminare l’effetto
bronzing. Per un maggiore effetto lucido, si può ricorrere alla
laminazione.
Altre carte possono essere utilizzate a
richiesta: in questo caso vengono creati profili ad hoc. La scelta tra
carte matt o glossy dipende molto dal tipo d’illuminazione
dell’ambiente dove avviene l’esposizione. In genere le carte matt sono
più adatte agli interni con intensità d'illuminazione moderata e dove
non è possibile controllare con cura la direzione della stessa. Le
carte semi-glossy e glossy necessitano di un’illuminazione più
accurata: intensità e direzione sono determinanti per apprezzarne al
meglio le qualità. Una fonte di luce potente valorizza la gamma
dinamica di queste stampe, permettendo di leggere ottimamente le ombre.
È comunque fondamentale il controllo dei riflessi, senza il quale la
stampa glossy si “sporca” con bagliori indesiderati, che di fatto
possono vanificare il vantaggio della profondità dei neri rispetto alle
carte matt. |