Le parole della fotografia
Pubblicato il 21/10/13
Categoria Corsi e workshop
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ll 4 novembre avranno inizio i laboratori di fotografia. Quest'anno lavoreremo su testo e immagine e Silvio Perrella sarà la nostra guida nel mondo delle parole che noi tradurremo in fotografie. Lo spazio si chiama B-GIU' e si trova in Largo detto d'Arianello, n. 12 , tra il campanile della Pietrasanta e via Atri (centro storico). A cinque minuti dalla metro di P.zza Dante. I programmi dei corsi li abbiamo già pubblicati e continueremo a farlo! Per i costi e altre informazioni vi preghiamo di contattarci per mail a calotipia@gmail.com; telefonicamente ai nr. 3393339266 e 3337007359; o, ancora meglio, potete venire da B-GIU', così conoscerete noi e lo spazio. E ci farete felici! Il 4 novembre Silvio Perrella e Lucia Patalano presenteranno i corsi di quest'anno che avranno inizio subito dopo. Sono dunque aperte le preiscrizioni. SILVIO PERRELLA è nato a Palermo nel 1959. Dopo varie peregrinazioni geografiche tra nord e sud vive a Napoli da molti anni. Alla sua iniziazione partenopea ha dedicato "Giùnapoli" (Neri Pozza, 2006), il suo libro più spiccatamente narrativo. Ma anche quando scrive di saggistica non dimentica di raccontare. Ne sono un esempio "Calvino" (Laterza, 1999) e "Fino a Salgareda. La scrittura nomade di Goffredo Parise" (Rizzoli, 2003). Predilige la forma critica dell'introduzione. Alcune di esse disegnano una costellazione della prosa narrativa del Novecento italiano: dalle "Scorciatoie e raccontini di Umberto Saba" (Einaudi, 2011) ad Anna e Bruno di Romano Bilenchi fino ai Sillabari di Goffredo Parise. Ha curato il meridiano Mondadori delle "Opere" di Raffaele La Capria. Ed ha varcato i confini della letteratura nazionale occupandosi di Oscar Wilde, di George Orwell e di Albert Camus. Ha scritto reportage di viaggio dedicati, tra gli altri paesi, al Brasile, alla Spagna, alla ex Jugoslavia, alla Polonia e alla Sicilia. Per quasi un decennio si è occupato della Fondazione Premio Napoli, dando vita a un vasto movimento civile di riscoperta della città. In questo senso tiene sul "Mattino" una rubrica intitolata "Doppio scatto", in cui, mescolando il linguaggio della fotografia a quello della narrazione, dà notizia dei suoi viaggi urbani. LUCIA PATALANO è nata a Napoli dove vive e lavora. Negli anni ’80 fonda, insieme con un gruppo di fotografi napoletani, l’Associazione culturale “Ricerca Aperta”, uno dei più importanti punti di riferimento per la diffusione della cultura fotografica a Napoli. Dal 1997 al 2007 organizza con Vera Maone, Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice, Cecilia Battimelli “I lunedì della fotografia”, finalizzati alla costituzione di un centro della fotografia a Napoli. Ha esposto numerose mostre sia in Italia che all’estero, le più recenti al Madre e al MAV. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui Vite Concluse (Magma, Napoli, 2001); è citata in alcuni testi di storia e critica fotografica, tra cui il 20° volume dell’enciclopedia “Annali della storia d’Italia”, “L’immagine fotografica 1945-2000”, curato da Uliano Lucas (Einaudi, Torino, 2004). Attualmente il suo lavoro va dalla ricerca antropologica al costume, dalla foto di comunicazione a quella d'architettura, fino alla attività didattica per la formazione dei giovani fotografi.
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